Ulsmag skole: "See you in the future"


6 settembre 

Oggi le insegnanti della scuola primaria hanno assistito alle lezioni nel quarto e del secondo grado. Nelle due classi quarte la mattina è iniziata con la lettura individuale, sotto indicazione scritta alla Lim: ogni alunno leggeva in silenzio un proprio libro, preso in prestito dalla biblioteca della scuola. Chi terminava il libro compilava una scheda predisposta e poi, in autonomia, ne sceglieva un altro dalla biblioteca. Alle 9 sono stati formati 4 gruppi da 15/20 alunni, ciascuno gestito da un insegnante che leggeva ad alta voce un testo. In seguito ciascun bambino ha compilato un test di comprensione con 3 domande a crocette (si/no). 










Nelle classi seconde si è osservata l'ora  di religione: l'insegnante, che non ha una specifica abilitazione, ha trattato tematiche legate ai sentimenti, utilizzando la lingua norvegese e quella inglese e proiettando immagini alla lim. Durante il break gli alunni hanno proseguito la visione di una serie tv, creata appositamente X i ragazzi. La puntata odierna trattava il tema dell’ ADHD, di cui la protagonista era affetta. 


Alle 12 abbiamo assistito a un evento speciale che ha coinvolto l’ intera scuola: utilizzando casse e amplificatore gli alunni si sono esibiti nell'ampio cortile in un balletto collettivo, presentato dagli alunni più grandi. Questo evento si organizza a inizio anno scolastico per rafforzare la motivazione e la coesione tra ragazzi e coinvolge contemporaneamente tutte le scuole della Norvegia. 

Il cortile

Ecco il link della Blime Dansen, dove si può vedere la coreografia che i ragazzi hanno imparato:


Le insegnanti della scuola secondaria trascorrono parte della mattinata ad osservare una lezione di inglese presso una classe del 5 grado e hanno modo di osservare come i ragazzi con bisogni educativi speciali lavorino in piccoli gruppi, in aule separate e insonorizzate, utilizzando materiali differenziati con l'aiuto di una teacher assistant.






Poi ci viene proposto di incontrare due studentesse del 7 grado, Oda e Tiril, che ci accompagnano in un visita della scuola.



Le ragazze ci spiegano la differenza tra le due varietà della lingua norvegese, il Nynosk e il Bokmal, tramite una storia scritta da loro







Al termine del nostro giro anche noi assistiamo alla Blime Dansen con Oda e Tiril che ci saltellano intorno, evidentemente orgogliose di mostrarci questo evento.

La nostra settimana alla Ulsmag Skole è giunta al termine e il deputy teacher Jan Erik e i colleghi responsabili Elsa e Henning ci invitano ad una riunione conclusiva, dove ci chiedono esplicitamente di raccontare la nostra esperienza e di evidenziare aspetti positivi e negativi della scuola. Si discute di molti argomenti, dalla favorevole impressione avuta sugli spazi delle scuola, all'organizzazione della giornata dei ragazzi, all'atteggiamento dei docenti in classe sino alla necessità (o meno) di valutare e assegnare voti. Rimaniamo colpite dall'attenzione con cui ascoltano e appuntano le nostre opinioni  e su come siano disposti a mettersi in discussione su ogni argomento. Veniamo a sapere che dal prossimo anno scolastico introdurranno nel curriculum scolastico una materia interdisciplinare legata al benessere psico-fisico degli studenti, poiché anche loro riscontrano in alcuni alunni una certa difficoltà nell'integrarsi e stare bene a scuola.
Usciamo per l'ultima volta dalla Ulsmag Skole con tante idee e nuove spunti, tanta frustrazione per le cose che non si possono fare, per le resistenze e le rigidità del nostro sistema scolastico, ma anche molta voglia di provare a cambiare le cose.





Concludiamo questa straordinaria esperienza con una ragazzina che, uscendo da scuola, ci saluta così:
"SEE YOU IN THE FUTURE!"





Nattland Oppveksttun Skole: inclusion is "the key"

5 settembre

Oggi siamo invitate a visitare la Nattland Oppveksttun, una scuola specializzata nell'accoglienza di studenti con disabilità uditive. Ad accompagnarci nella nostra visita è la simpatica Gry, referente delle classi 4 e 5 grado.




Abbiamo raccolto così le nostre impressioni:

Al termine della nostra visita incontriamo Camilla Boe, responsabile dell'associazione Statped, che si occupa dell'insegnamento del linguaggio dei segni.


In questo video le immagini della scuola

Ulsmag Skole: Lessons with the "Italian ladies"

4 settembre
La giornata di oggi è dedicata alle nostre lezioni in lingua italiana.
Noi, Nadia e Stefania, abbiamo condotto le attività nei tre gruppi del terzo grado. Abbiamo presentato la nostra città con un video e i commenti degli alunni sono stati positivi, soprattutto quando hanno riconosciuto la società calcistica Juventus. La lezione proposta riguardava i colori, attraverso materiale multimediale e un libro auto costruito.







Abbiamo nominato i colori nelle 3 lingue (inglese , italiano e norvegese) con gran divertimento degli alunni per la nostra pronuncia in norvegese.
Abbiamo concluso consegnando le storie bilingue, preparate come regalo, e i segnalibri per gli studenti, che hanno apprezzato il nostro gesto inaspettato.
Nei momenti successivi i bambini ci fermavano nei vari spazi della scuola per mostrarci i bigliettini che avevano costruito con le parole italiane apprese.

Paola, Amalia ed io (Elisabetta) trascorriamo due ore con gli allievi del 5^ grado, divisi in due gruppi. Proponiamo loro una lezione su Dante di cui pubblichiamo uno schema riassuntivo:







A cena con i colleghi norvegesi al ristorante sulla sommità del monte Ulriken


Bergen vista dalla Cable Car







Ulsmag skole: The sound of silence

3 settembre

È incredibile  la sensazione di essere immersi  nel  silenzio... in una  scuola! L'impressione  è  quella  di  essere  avvolti da un invisibile, ma potente, manto di quiete che pervade ogni angolo della  struttura.
Insomma, pare proprio  che il silenzio  sia  la  base  su cui si articolano  le varie  attività,  che naturalmente  causano  diversi gradi  di rottura della condizione  iniziale, per poi ritornare al punto di partenza.
Quanta differenza con le nostre scuole, dove il silenzio  è  una  conquista  occasionale, fragile  ed esposta a mille  attacchi  esterni, e dove il sottofondo  costante, invece,  sono  i rumori e le urla.

Oggi noi insegnanti della scuola primaria abbiamo trascorso la giornata con gli insegnanti e gli alunni del primo grado che accoglie bambini di 5/6 anni.
I bambini sono circa 80 e all'inizio della mattinata erano organizzati in tre gruppi e svolgevano liberamente degli esercizi raccolti in fascicoli individuali che avevano a disposizione.

Successivamente gli alunni sono stati suddivisi in 5 gruppi, seguiti da 5 insegnanti, 3 assistenti e dalla logopedista che è presente nella scuola 2 giorni a settimana.
La logopedista ha lavorato individualmente con alcuni alunni in una stanza dello spazio occupato dal primo grado.

I 5 gruppi erano suddivisi in aree separate nel primo grado e svolgevano contemporaneamente le stesse attività.
Nella prima ora hanno svolto attività di apprendimento della letto-scrittura attraverso giochi alla lim e lettura seduti in semicerchio davanti alla lim. In seguito hanno svolto una caccia alla parola da copiare:  i bambini hanno utilizzato dei quadernetti personali scegliendo autonomamente in quale pagina, come, con cosa scrivere e dove collocarsi (sdraiati, sugli sgabelli, ...); gli insegnanti non hanno dato alcuna indicazione in merito allo svolgimento del compito.
Attraverso il countdown alla lim veniva regolato il tempo di esecuzione, terminato il quale ciascuno autonomamente tornava in semicerchio.
Al termine dell'ora, al suono della campanella, i bambini sono usciti per il break: autonomamente sono andati negli spogliatoi a prepararsi senza indicazioni particolari e sono usciti in cortile dove alcuni docenti ed assistenti a rotazione fanno sorveglianza. Gli altri docenti sono rimasti all'interno per prepararsi alla lezione successiva.
Al suono della campanella gli alunni sono rientrati autonomamente, si sono cambiati e sono tornati nel loro spazio di lavoro.
Nella seconda ora hanno eseguito un lavoro sullo schema corporeo, spiegato collettivamente al gruppo seduto a semicerchio davanti alla lim ed eseguito in autonomia ai banchi.
Intorno alle 11 i bambini consumano il pasto portato da casa; mentre mangiano gli insegnanti propongono attività semplici di ascolto (canzoncine, video...) La pausa in cortile dura fino alle 11.45.
Nell'ultima ora hanno svolto  attività orali in lingua inglese sempre seduti in semicerchio intorno alla lim. Alle 12.45 le attività scolastiche terminano; alcuni alunni escono da scuola, altri rimangono per attività extra-scolastiche a pagamento con gli assistenti.






Cosa ci ha colpito di più:
- gli alunni sono liberi di scegliere se partecipare o meno all'attività, possono muoversi negli spazi del loro grado senza che questo interrompa l'attività didattica
- gli alunni non vengono corretti in alcun modo o elogiati particolarmente
- l'autonomia degli alunni nella gestione delle pause
- la contemporaneità nello svolgimento delle attività didattiche stabilite dalle insegnanti dello stesso grado

Noi insegnanti della scuola secondaria osserviamo le lezione del quinto, sesto e settimo grado.
Ecco le nostri riflessioni:



Ulsmag Skole: Open space, open minds

2 settembre

I colleghi norvegesi ci accolgono alla stazione di Nesttun e ci accompagnano alla scuola, una struttura nuova realizzata due anni fa che ci stupisce immediatamente per la qualità e l'ordine degli ambienti.

Elsa e Jan Erik ci accolgono nella staff room, ci offrono la colazione e ci raccontano la storia della loro scuola. Il vice preside Jan Erik ci spiega che la municipalità di Bergen ha dato indicazioni per adeguare le attività didattiche al perseguimento delle 21st Century Skills. 
Gli insegnanti hanno ritenuto opportuno bilanciare questa spinta innovativa con un lavoro sulle competenze sociali e relazionali. Per darci un'idea del loro approccio utilizza l'espressione 'gas and brake'.

Inoltre viene data molta importanza alla collaborazione tra docenti tramite riunioni settimanali suddivisi per gradi, a cui partecipano i referenti di ogni grado, e una riunione collettiva ogni settimana.  
L'orario settimanale dei docenti è di 18 ore di docenza, 15 funzionali da svolgere a scuola e 10 ore che possono svolgere a casa o a scuola. 

Jan Erik ci accompagna a visitare la scuola, di cui vi proponiamo una galleria fotografica, che parla da sé..... 

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Trascorriamo il resto della giornata osservando le attività didattiche del terzo e quinto grado: ecco le nostre riflessioni al termine della nostra prima giornata di job shadowing.









Il nostro arrivo a Bergen

1 Settembre
GOD MORGEN BERGEN!

Dopo aver sorvolato Bergen, che ci accoglie con una magnifica vista sui fiordi, eccoci arrivati:


Il nostro primo pomeriggio lo trascorriamo visitando il quartiere di Bryggen,  patrimonio dell'Unesco e al famoso fish market dove gustiamo ottimo salmone norvegese!